Monta in
sella Teresa, che la guerra è finita e noi dobbiamo festeggiare. Andiamo a
scoprirlo insieme questo piccolo mondo tutto da rifare. Un mio amico, che si
chiama Corradino, si è inventato questo attrezzo per viaggiare su ciò che è
rimasto, lo ha fatto con le macerie della guerra.
Monta in
sella Teresa, che con questo ti porto fino a Mirandola. Là ci sono certi campi
di grano! No no non indispettirti, che tra un po’ dicono ci sarà pure la
liberazione sessuale (chissà, poi, se anche di quella si prenderanno merito gli
americani…).
Lo vedi
Teresa? Col mio bolide ti porto a spasso nel tempo: ci catapultiamo in avanti e
poi torniamo indietro, solo un poco, che i lenti ormai non usano più e noi
abbiamo voglia di scatenarci fino a scoprire le ginocchia. Le tue, ginocchia.
Via, via
Teresa, vieni via con me. Sulla mia Vespa c’è pure la radio.